Costruire l’e-government

Costruire l'e-government
Costruire l’e-government

La diffusione dei personal computer e l’accesso a internet tra la popolazione sono le due dimensioni che più ogni altre delineano e qualificano il pornototale livello di sviluppo della società dell’informazione in ciascun paese.
Per questo motivo l’indagine condotta dal Third Global Forum alla quale hanno partecipato i rappresentanti di 43 nazioni appartenenti sia al gruppo dei paesi Ocse sia ai paesi in via di sviluppo o alle nuove democrazie economiche, si è concentrata in primo luogo ad esaminare il grado di evoluzione della società dell’informazione locale, misurato appunto dai due indicatori chiave, possesso di Pc e accesso a Internet tra la popolazione.

Del resto non esiste e-governement senza un adeguato sostrato di cittadini in grado di partecipare attivamente e consapevolmente alle iniziative di rete intraprese dai governi nazionali e quindi in grado usare il Pc ed accedere a Internet.

I dati raccolti attraverso il panel di responsabili per le politiche legate alle nuove tecnologie in ambito pubblico, benché riferiti ad un numero limitato di paesi, hanno così evidenziato inequivocabilmente in primo luogo una evidente dicotomia tra paes avanzati e resto del mondo, una separazione netta nei livelli di penetrazione delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, più ampia dello stesso enorme gap che separa i livelli di sviluppo economico tra i due gruppi di paesi.

Nei paesi Ocse la diffusione dei Pc è compresa generalmente tra il 35% e l’80% della popolazione, tra i paesi in via di sviluppo o emergenti il campo di variazione oscilla, invece, tra lo 0,1% ed il 5% .
La penetrazione dei Pc individua il livello massimo di potenziale diffusione dell’Internet tra i cittadini. Nei paesi in via di sviluppo o comunque in quelli esterni all’area OCSE presi in esame dall’indagine, Internet è quindi di fatto un fenomeno pressoché inesistente.

A parte alcune nuove democrazie europee come la Slovenia o “isole felici” come le Mauritius o grandi paesi emergenti come la Cina, dove comunque la diffusione di Internet è un fenomeno che interessa frazioni ampiamente minoritarie della popolazione, negli altri paesi la diffusione è circoscritta a pochi iniziati di qualche università od ufficio governativo.
Nei paesi africani che hanno risposto all’indagine il livello di penetrazione diventa in taluni casi statisticamente quasi irrilevante con valori spesso nettamente inferiori all’1% della popolazione.

All’opposto, nei paesi dell’area OCSE la diffusione delle rete Internet tra la popolazione supera in taluni casi, come nei paesi del Nord Europa abbondantemente il 50%, con punte di assoluta eccellenza come in Svezia dove l’80% delle popolazione dispone di un accesso alla rete. Vi è comunque anche tra i paesi più avanzati un’ampia schiera di nazioni dove i livelli di accesso alle reti interessano quote minoritarie della popolazione, ma anche in quei paesi dove il ritardo è maggiore si registrano tassi di crescita sostenuti che sembrano trovare per ora un limite solo nel livello di diffusione dei Pc. Lo sviluppo della società dell’informazione appare cioè condizionato in questa fase di sviluppo delle tecnologie e dei media digitali, dalla capacità delle popolazioni di fruire di personal computer.

Al di là delle differenze anche molto forti riscontrate nel gruppo dei paesi più avanzati rispetto alla diffusione delle nuove tecnologie, il problema della diffusione dell’e-government è comunque un problema tutto interno alle società sviluppate. Nell’area dei paesi in via di sviluppo e soprattutto tra quelli più poveri del gruppo, la questione dell’e-governement non si pone neppure, essendo in molti casi difficile addirittura individuare le stesse tracce di uno sviluppo della società dell’informazione locale.

L’indagine ha poi provato ad analizzare la propensione all’uso delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione tra i dipendenti pubblici misurata dalla disponibilità di Pc e di internet e quindi la capacità delle amministrazioni pubbliche di promuovere e attuare processi di e-government.

Non esiste, del resto, possibilità di interazione digitale tra amministrazioni pubbliche e cittadini senza una organizzazione dell’amministrazione dello stato che nelle sue diverse articolazioni si fondi su una presenza massiccia e su un uso effettivo da parte dei pubblici dipendenti delle nuove tecnologie.

Innanzi tutto va rilevato come i computer e la rete in pratica facciano ormai pienamente parte del corredo delle dotazioni degli uffici pubblici in tutti i paesi più avanzati dove i livelli di diffusione di computer misurati dalla percentuale di addetti pubblici che dispone di un PC oscillano dal 14% della Grecia sino al 100% registrato in diversi paesi Nord Europei. I Pc risultano ampiamente presenti sia tra gli addetti delle amministrazioni centrali che tra quelli delle amministrazioni locali.

L’analisi dei dati sulla percentuale di addetti delle amministrazioni che dispongono di un personal computer o hanno accesso alla rete evidenzia in primo luogo lo sforzo dei paesi economicamente meno avanzati tra quelli OCSE per ampliare le dotazioni delle amministrazioni pubbliche sia centrali che locali di infrastrutture tecnologiche, reti telematiche comprese.

Cosa è Re-SET

Cosa è Re-SETRe-SET è il portale dedicato allo sviluppo territoriale. Amministratori locali, policy maker e tutti coloro che sono impegnati nella progettazione di interventi di sviluppo economico del territorio e delle comunità locali trovano in Re-SET un punto di riferimento per il confronto e la discussione di modelli e metodologie di intervento.

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